L'ultimo studio di Best Brokers, una società di brokeraggio internazionale, mostra i tassi di interesse reali sui mutui per la casa in 62 Paesi del mondo nel terzo trimestre del 2024. Questo indicatore - che sottrae l'inflazione dal tasso di interesse sui mutui per la casa - riflette il "costo reale del prestito per il mutuatario e il reddito reale per il mutuante", spiegano in questa pubblicazione.
"Otto dei 62 Paesi analizzati hanno tassi reali negativi. Questo non significa che gli acquirenti di case non paghino gli interessi sui loro mutui. Ma dimostra che il costo reale (rispetto a quello nominale) del prestito potrebbe essere diminuito", concludono. Ciò è avvenuto in Argentina (-175,89%), Turchia (-10,84%), Svezia (1,21%), Giappone (-0,85%), Belgio (-0,52%), Malta (-0,44%), Bulgaria (-0,21%) e Bosnia (-0,18%).
D'altra parte, anche tenendo conto dell'inflazione, ci sono diversi Paesi al mondo che hanno tassi di interesse reali sui mutui per l'acquisto di abitazioni superiori al 6%. "I tassi di interesse reali sui mutui nel 2024 saranno probabilmente più alti nelle economie in via di sviluppo", concludono nello studio. La Russia è il Paese con i costi di finanziamento più elevati (12,30%), seguita dalla Repubblica Dominicana (9,55%), dalla Georgia (8,30%), dal Messico (7,48%) e dal Costa Rica (7,42%). Nonostante siano una potenza mondiale, gli Stati Uniti hanno un costo reale del mutuo per la casa del 3,98%.
Guardando alla mappa europea, la stessa analisi rivela che, subito dopo la Russia, la Lettonia ha i tassi di interesse reali più alti (6,65%), seguita da Polonia (5,10%), Moldavia (3,90%) e Lituania (3,56%). Tutti gli altri Paesi europei hanno costi di mutuo per la casa inferiori al 3%.
A metà classifica, sempre con tassi reali di mutuo per la casa "ragionevolmente bassi", si trovano Lussemburgo (1,78%), Regno Unito (1,77%), Grecia (1,62%), Danimarca (1,55%) e Portogallo (1,50%). I Paesi con i tassi di interesse reali positivi più bassi sono la Croazia (0,59%), la Spagna (0,64%) e la Svizzera (0,66%).
Ciò significa, nel caso portoghese, che il costo reale del credito immobiliare (1,5%) è molto più basso dei tassi di interesse attualmente applicati nel Paese, che includono l'inflazione (superiore al 3,5%, secondo la Banca del Portogallo).