"La nostra aspettativa è che tutti noi vorremmo che, entro un anno e mezzo, la situazione pendente della componente documentale sia risolta e, quindi, che l'Agenzia si occupi di ciò che è la sua richiesta quotidiana e solo di questo", ha dichiarato Luís Goes Pinheiro ai giornalisti, al suo arrivo al punto di servizio della nuova agenzia, che sostituisce il Servizio Stranieri e Frontiere(SEF) nella gestione amministrativa dei casi.
"Non sempre c'è stata la capacità di rispondere nei tempi che tutti vorremmo, stiamo parlando di quasi 350.000 questioni pendenti che l'Agenzia deve affrontare", ha dichiarato Goes Pinheiro, ammettendo il peso dell'eredità della nuova organizzazione.
Più risorse
Finché i processi pendenti non saranno risolti, "dovranno essere adottate molte misure", tra cui un aumento delle risorse umane, ma "anche essenzialmente un vero e proprio shock tecnologico nell'area documentale".
I problemi informatici strutturali del SEF sono stati una delle principali critiche di sindacati e associazioni di immigrati e ora spetta alla direzione dell'AIMA lanciare una gara per modernizzare l'intero sistema.
"È assolutamente necessario investire con decisione nel rinnovamento del parco tecnologico nella trasformazione digitale di questo settore, per far sì che le risorse umane oggi presenti e quelle che si aggiungeranno siano più che sufficienti per servire appieno i nostri utenti", ha detto.
Ma per ora, ha ammesso Goes Pinheiro, l'obiettivo è cercare di rispondere al volume di informazioni.
"In questa fase iniziale - che si prevede durerà diversi mesi perché la domanda è talmente grande che si può davvero parlare di una valanga di documenti che l'Agenzia riceve il primo giorno - sarà necessario reinventarsi ogni giorno per trovare soluzioni che servano nel miglior modo possibile", ha dichiarato il presidente dell'AIMA.
Oggi, gli immigrati che hanno cercato la sede si sono trovati di fronte all'assenza di cambiamenti nelle procedure, il che ha portato a lamentele, che Goes Pinheiro ha minimizzato.
"Questo inizio è stato l'inizio previsto, cioè sappiamo bene che la creazione della nuova Agenzia è stata il risultato di un insieme di trasferimenti di competenze dal vecchio SEF a varie entità, cioè anche qui all'Agenzia, che non è solo il risultato della fusione con la componente amministrativa del SEF, ma anche con l'Alto Commissariato per le Migrazioni", ha spiegato.
Ora, l'AIMA "reintegrerà tutte le risorse umane" provenienti da altre organizzazioni e prevede di assumere 190 dipendenti.
La nuova agenzia eredita 347 mila processi e la priorità sarà quella di regolarizzare, entro la fine dell'anno, i casi di ricongiungimento familiare e, nel primo trimestre del 2024, l'esecutivo avvierà, insieme ai Comuni e agli uffici locali di supporto agli immigrati, azioni per risolvere i casi pendenti, destinando maggiori risorse alla risoluzione dei casi esistenti.
Questo sforzo, che comprenderà anche la collocazione dei servizi AIMA nei negozi per cittadini e l'aumento di altri 10 punti di servizio che si aggiungeranno ai 34 già esistenti.